scuolaScuola di scrittura a 30 anni dalla legge 180

Per l’anno 2010-2011 sono in calendario gli incontri con:

Andrea Bajani, Felice Cimatti, Alessandro D’Avenia, Diego De Silva, Gianluca Favetto, Davide Longo, Maurizio Matrone, Michela Murgia, Stefano Salis, Giorgio Vasta.

Questa mattina ho sentito un trillo disperato. Scuola di scrittura a 30 anni dalla legge 180 si rivolge ad un gruppo di allievi invitati a partecipare al progetto in parte dai Centri di Salute Mentale, in parte dai Presìdi del Libro della Sardegna. Un gruppo eterogeneo, con giovani e meno giovani, studenti e lavoratori.

Il progetto si inserisce nell’ambito delle collaborazioni che il Dipartimento di Salute Mentale di Cagliari ha avviato con gli operatori culturali del territorio, attraverso i Laboratori di Cittadinanza.

Inauguriamo una scuola di scrittura a Villa Clara per dilettanti scrittori, per chi ha uno scritto nel cassetto, per chi può e sa parlare solo attraverso la penna, per chi ha un sogno …

Una scuola per tutti, per chi vuole contaminarsi con la diversità dell’altro, a trent’anni dalla legge 180, a Villa Clara per vincere separatezze ed esclusioni.

Giovanna del Giudice (EX DIRETTORE DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE – ASL 8 CAGLIARI)

” … La medicina intelligente è, prima di tutto, consapevole di limiti e mancanze. Allora cerca nell’imprevedibilità delle nostre capacità creative un rimedio che, altrimenti, lei, la medicina, non saprebbe trovare in se stessa. […] Da questa esperienza è nato un tepore sentimentale che si è trasmesso a tutto il gruppo, un’impressione di stabilità rassicurante legata, in fondo, alla possibilità di esprimersi attraverso un mezzo, la scrittura, che costringe comunque alla ricerca di una disciplina, di ordine ed equilibrio”

Giorgio Todde (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PRESÌDI DEL LIBRO DELLA SARDEGNA)

Si ringraziano tutti coloro che hanno abbracciato il progetto della Scuola, tenendo gli incontri:

Francesco Abate, Milena Agus, Giulio Angioni, Alessandro Aresu, Giomaria Bellu, Alberto Capitta, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Giorgio Fontana, Nicola Lecca, Mauro Lissia, Annalena Manca, Salvatore Mannuzzu, Gianni Marilotti, Maria Paola Masala, Marco Missiroli, Alessandro Perissinotto, Giorgio Pisano, Mariangela Sedda, Giorgio Todde. Si ringrazia Andrea Serra per gli Incontri tra gli incontri.

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE:

Emilia Fulli e Mattea Lissia per i Presìdi del Libro della Sardegna 328.4716756 – 389.1562290, presididellasardegna@gmail.com

SEDE DEGLI INCONTRI:

Biblioteca dei Laboratori di Cittadinanza, Villa Clara – Palazzina Rosa,

presso Cittadella della Salute – Via Romagna 16 – 09127 Cagliari

Per il Dipartimento di Salute Mentale: Carla Montixi e Anna Pisano

Calendario incontri ottobre-dicembre 2010

22-ott Davide Longo

29-ott Andrea Serra

05-nov Alessandro D’Avenia

19-nov Andrea Bajani

26-nov Andrea Serra

03-dic Michela Murgia

10-dic Diego De Silva

17-dic Maurizio Matrone

Davide Longo è nato a Carmagnola, non lontano da Torino. Nel 2001 ha pubblicato per la Marcos y Marcos il romanzo Un mattino a Irgalem con il quale ha vinto il Premio Grinzane opera prima e il Premio Via Po. Dello stesso anno è il libro per bambini Il Laboratorio di Pinot. Nel 2004 è uscito il suo secondo romanzo Il Mangiatore di Pietre (Marcos y Marcos). È regista di documentari, autore di testi teatrali e autore radiofonico per RadioRai. Ha scritto per Repubblica, Avvenire, Slow Food, Donna, Lettere, Travel. Del 2006 è La Vita a un Tratto, ed. Corraini. Nel 2007 ha curato per Einaudi l’antologia Racconti di Montagna, e pubblicato per Corraini il libro E più non Dimandare, realizzato con il pittore Valerio Berruti. Nel gennaio 2010 è uscito per l’editore Fandango il suo terzo romanzo L’Uomo Verticale. Vive a Torino dove insegna scrittura presso la Scuola Holden. I suoi libri sono tradotti in molti paesi.

Alessandro D’Avenia è nato a Palermo nel 1978. E’ scrittore e sceneggiatore. Nel 2010 è uscito la sua opera prima Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori) che ha avuto grande successo di pubblico scalando le classifiche delle vendite. Insegna in un liceo di Milano.

Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975. Attualmente vive a Torino. Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo, Morto un papa (Portofranco), cui fa seguito, l’anno successivo, il breve romanzo picaresco Qui non ci sono perdenti( Pequod). Il suo terzo romanzo è Cordiali saluti Einaudi 2005) che inaugura una stagione di romanzi italiani dedicati al tema del lavoro. Nel 2006 esce il reportage Mi spezzo ma non m’impiego (Einaudi), viaggio-inchiesta nell’universo dei nuovi lavoratori precari. Del 2007 è il romanzo Se consideri le colpe, in corso di pubblicazione anche presso Gallimard. Con Se consideri le colpe ha vinto i premi Mondello, Recanati e Brancati. L’ultimo suo libro è Domani niente scuola, un reportage sugli adolescenti e la scuola, un diario di viaggio di tre gite di classe compiute da infiltrato. Ha preso parte a molte antologie, tra cui Scrivere sul fronte occidentale (Feltrinelli, 2002), Deandreide (Bur, 2006) e Ho visto cose (Bur, 2008). Per il teatro, è coautore dell’ultimo spettacolo teatrale di Marco Paolini, Miserabili, attualmente in cartellone in molti teatri italiani. Collabora con Rai Radio Due, dove conduce con Chiara Pacilli la trasmissione “Trame” (estate 2009) e Il geco di città (estate 2010). Collabora con i quotidiani La Stampa e l’Unità.

Michela Murgia è nata a Cabras il 3 giugno 1972. Nel 2006 esce il suo primo libro Il mondo deve sapere (ISBN) che ha ispirato la sceneggiatura cinematografica del film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì. Fra le varie esperienze lavorative precedenti all’attività di scrittrice, Michela Murgia ha lavorato come venditrice di multiproprietà, come operatore fiscale, come dirigente amministrativo in una centrale termoelettrica e come portiere di notte. Attualmente collabora con diverse testate giornalistiche e case editrici. È suo il blog Il Mio Sinis in cui descrive, anche con ritratti fotografici, la penisola del Sinis. Nel maggio 2008 ha pubblicato, per la casa editrice Einaudi, Viaggio in Sardegna, un’atipica guida ai luoghi meno esplorati dell’isola. Nel maggio 2009 ha pubblicato per la casa editrice Einaudi il romanzo Accabadora. Con questo libro vince la sezione narrativa del Premio Dessì nel settembre 2009 e nel settembre 2010 il Premio Campiello.

Diego De Silva, nato a Napoli nel 1964 vive attualmente a Salerno. Ha pubblicato per Einaudi i romanzi La donna di scorta, Certi bambini (2001, premio selezione Campiello, finalista premio Viareggio, premi Brancati-Zafferata, Fiesole, Bergamo), Voglio guardare (2002), Da un’altra carne (2004) e Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli; finalista premio Recanati; finalista premio Strega 2008). Suoi racconti sono apparsi in svariate antologie. Con Antonio Pascale e Valeria Parrella ha scritto lo spettacolo teatrale Tre terzi. Scrive anche per il cinema, la tv e il teatro e collabora al quotidiano Il Mattino e al mensile Giudizio universale. E’ appena uscito per Einaudi il suo Mia suocera con cui De Silva torna a raccontare le vicissitudini e gli involontari colpi di genio dell’avvocato napoletano Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso. I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Portogallo e Grecia

Maurizio Matrone, nato nel 1966 a Verona. Ex Poliziotto, laureato in Pedagogia, ha pubblicato i romanzi Fiato di sbirro (1998), Il bolide fantasma (2002, per bambini), Erba alta (2003) e Il mio nome è Tarzan Soraia (2004). Scrive per riviste specializzate e antologie, teatro, saggi sul lavoro del poliziotto in materia minorile. Ha curato alcune edizioni del Police Film Festival organizzato dal Siulp di Bologna e ha collaborato con soggettisti e sceneggiatori di telefilm polizieschi (La squadra, Distretto di polizia, L’ispettore Coliandro). Ha tentato di convincere il Ministero dell’Interno a “dipingere” le auto della polizia e dei carabinieri, nell’ambito del progetto “Fai un graffito sulla tua volante”, e ha sognato a lungo di rifondare il gruppo dei Police, del quale avrebbe voluto essere la “voce”. Nel 2008 è uscito per Marcos y Marcos Il commissario incantato.

1 Comment

  1. Bellissimo:Una cuola di scrittura e sicuramente i partecipanti scriveranno meglio degli autori di best-sellers.Mi viene in mente qell’idea geniale dell’intelligenza ‘rovesciata’!E anche qualcosa di Pietro Ingrao che diceva press’a poco così:dobbiamo interrogarci su cosa c’era dentro la ricerca di prima, le potenzialità che avevano (i folli). C’è stato un patrimonio interiore forse perduto,che poteva essere una ricchezza pure per noi?…e allora dobbiamo riflettere sul ‘diverso’ come abitante di un campo di possibili rivelazioni di mondi,di sfere e esperienze che possono dire molto di più anche a noi.
    Perciò sono anche i nostri interlocutori e che forse hanno qualcosa da insegnare.(Ingrao)
    Sicuramente la storia dell’arte della musica, della letteratura ci dice molto sulla creatività di molti dei grandi che hanno sofferto.
    E’ quell’intelligenza rovesciata di cui parlavamo.
    E il tepore che ha sentito Giovanna c’è quando si trovano momenti di unione e affetto, sapore di cose che piacciono, fascino di far parte di progetti d’arte.. L’ordine ,l’autodisciplina viene dalle attività che sanno di buono….

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