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San vito al Tagliamento – Tre incontri di riflessione incentrati su violenza sulle donne, educazione giovani e malattie psichiatriche.

Tornano “I mercoledì della Volpe”, incontri aperti al pubblico dedicati alla riflessione di temi sociali, organizzati dalla cooperativa sociale casarsese Il Piccolo Principe negli spazi della fattoria sociale La Volpe sotto i Gelsi, in località Comunali a San Vito al Tagliamento. Tre gli appuntamenti in programma a febbraio dedicati ciascuno, ad un tema sociale diverso: la violenza contro le donne (14 febbraio), l’educazione delle giovani generazioni (21 febbraio) e la malattia psichiatrica (28 febbraio). Gli eventi sono organizzati con la collaborazione delle cooperative sociali Futura e il Granello, dell’amministrazione comunale di San Vito al Tagliamento e l’Azienda Sanitaria 5 Friuli Occidentale.

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Intervento di Ricardo Ierna a Lecce come 180amici Puglia del Centro Marco Cavallo di Latiano al seminario: “La costruzione partecipata della rete pugliese per la tutela della salute mentale” promosso dal Movimento “Rompiamo il silenzio” per la tutela della salute mentale pugliese:

“Noi in questo momento incarniamo una contraddizione. Ci siamo dovuti inventare il lavoro…perché non esistono politiche del lavoro realmente al servizio della classe oppressa

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di Peppe dell’Acqua

Nel giorno del ricordo voglio condividere con voi questa storia lacerante che ho incontrato entrando a San Giovanni. (una riflessione lunga,abbiate pazienza!)

Quando nel 1971 sono arrivato a Trieste, confini orientali non era altro per me che una definizione geografica. Sapevo poco della storia dell’esodo, una storia tanto recente quanto drammaticamente sconosciuta ai più e offuscata dai luoghi comuni, dalle ideologie e dai conflitti. Trieste, per un giovane salernitano, era lontanissima. Un altro mondo. Avevo maturato un’immagine molto manichea. Anch’io ero influenzato dalle contrapposizioni di quel tempo. Tutto si riduceva a pensare che da una parte c’erano i comunisti e dall’altra i fascisti: di là quelli della Resistenza che hanno sconfitto il nazismo e cercano di fondare un paese nuovo, indipendente, una nuova organizzazione sociale, una vita, che è capace di guardare oltre e di qua c’è un paese che sembra bloccato, obbligato nella scacchiera delle politiche internazionali che si stavano formando.

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di Peppe Dell’Acqua

Come sempre accade in queste occasioni, i fatti di Macerata hanno prodotto danni collaterali di cui si finisce per non parlare: hannoferito e offeso centinaia di migliaia di persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale.Le parole follia, malattia mentale, psichiatria, psicosi, borderline hanno occupato i giornali, le radio, le  televisioni. Sulle reti poi un vero tzunami.Fatti di sangue feroci e criminali accostati a quelle parole assolvono tutti: la malattia occupa la  scena.

La malato di mente, si sa è incomprensibile, è imprevedibile, è pericoloso. Se il ragazzo di Macerata avvolto nel tricolore è un malato di mente è lecito temere che le persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale possono fare del male in qualsiasi momento. È lecito prendere distanza.È quanto mai necessario avere paura. È da incoscienti non invocare misure per la sicurezza e la difesa sociale. Gli argini costruiti con fatica per fronteggiare la velenosità dello stigma e del pregiudizio crollano in un baleno sotto il fiume in piena delle parole irresponsabili di tanti commentatori e di troppi politici indegni. Un’ ombra oscura e soffocante cala su tutte le persone che l’esperienza del disturbo mentale la vivono davvero.

Torre-LEGO-Milano-1-990x660di Carlo Miccio

Questa è la storia della nascita della prima Associazione italiana creata da e per i figli di

genitori con un disturbo mentale.

Quando ho iniziato a scrivere “La Trappola del Fuorigioco” – un romanzo che racconta il

tormentato rapporto tra un figlio e suo padre che vive l’esperienza del disturbo mentale –

mi è stato subito ben chiaro che quello che volevo non era scrivere la mia storia, un

qualcosa che potesse cioè essere rimandato a un dato autobiografico, esclusivamente

mio.

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Collana Sdiario, Edizioni del Gattaccio

La storia della psichiatria è storia degli psichiatri, non storia dei malati. (…)

Essa è storia dei potenti, dei medici, mai dei malati.

Conferenze Brasiliane (1979) di Franco Basaglia

Di Michela De Mattio

FramMenti è un libro di Voci.

A raccontare la propria storia sono gli utenti e gli operatori del CPS (Centro Psico Sociale) di Via Ugo Betti a Milano, un quartiere periferico ad alta densità di popolazione.

L’idea di far raccontare alla scrittrice Barbara Garlaschelli* cos’è un CPS è venutanel 2004 alla dottoressa Laura Bellini (psichiatra), al dottor Massimo Cirri (psicologo) e alla sua equipe. Volevano una Voce fuori campo che fosse priva del linguaggio medico-scientifico e del suo terrore semantico.

catena-rotta-5678pdi Piero Cipriano

Talvolta qualcuno me lo chiede. Ma come, di mestiere fai lo psichiatra, e hai ricusato di farti analizzare?

Eh sì. E non è obbligatorio, ancora, per fortuna. E poi, analizzare che? Cosa? L’inconscio? E dov’è? Cos’è?

Va be’, parliamone.

Abrahams. Si può cominciare da lui questo discorso sui soggetti inanalizzabili, oppure ricusanti l’analisi.

Occorre coraggio e capacità di ascolto Pietro Pellegrini* Il tema della creazione di un sistema che sostituisca gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), chiusi ope legis ad aprile 2015, una “rivoluzione gentile” così l’ha definita il commissario Franco Corleone, resta di grande attualità da un lato per tutti i problemi legislativi rimasti irrisolti e dall’altro per la necessità di ridefinire visioni e prassi operative sia della magistratura che dei dipartimenti di salute mentale. Come è noto…

di Piero Cipriano La Collana 180 delle edizioni Alpha Beta Verlag è ormai preziosa. Peppe Dell’Acqua negli ultimi anni vi ha pubblicato saggi fondamentali per comprendere cos’è stata e cos’è la salute mentale in questo paese, paese così singolare da essere stato il primo (e tutto sommato l’unico) ad aver abolito i manicomi. Ha pubblicato il libro di Pier Aldo Rovatti (Restituire la soggettività) sul pensiero e la prassi di Basaglia, il libro di Peppe…