Una delegazione di Psichiatria Democratica (PD) composta è stata convocata, per una audizione, in Senato “in merito alla recente riforma degli OPG, nonché ad eventuali proposte integrative o volte ad una migliore attuazione della nuova disciplina”.

Durante il lungo incontro, gli esponenti di Psichiatria Democratica hanno avuto modo di rappresentare le loro preoccupazioni per il permanere di condizioni ambientali assolutamente carenti, rilevate -di recente – durante lo svolgimento di visite in alcuni OPG, per la detenzione di persone ultraottantenni od in regime di proroga sine die; grave allarme ha suscitato anche il riferito trasferimento in blocco di pazienti dagli OPG verso strutture convenzionate. Per Psichiatria Democratica – è stato sottolineato – chiudere presto e bene gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari significa:

  1. Definire progetti individualizzati per ciascun ospite da parte degli operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale, ribadendo che le ASL mantengono la titolarità in tutte le fasi del progetto, attraverso le loro articolazioni funzionali, ivi compresi i servizi geriatrici e quelli dell’handicap;
  2. Che nella dimissione in strutture comunitarie queste siano di piccole dimensioni, con assistenza di personale in quantità confacenti alle esigenze degli ospiti e adeguatamente formato;
  3. PD ha inoltre lamentato la mancata emanazione – da parte dei Ministeri competenti – del Decreto sui requisiti strutturali, tecnologi e organizzativi di cui al comma 2 dell’art 3-ter della Legge, auspicando che comunque vengano adottati criteri molto restrittivi soprattutto per le dimensioni delle strutture, anche al di sotto del limite previsto (20 p.l.), vietando l’accorpamento di più moduli nella stessa struttura, onde evitare nuove concentrazioni o aggiramenti dello spirito della legge;
  4. L’emanazione di un Regolamento attuativo che governi il processo di dismissione ;
  5. Un idoneo finanziamento teso allo sviluppo di pratiche di inclusione territoriale, relativamente all’abitare e alla possibilità di lavorare per gli utenti;
  6. Che venga affrontato, al più presto, il tema della riforma dei codici in materia di imputabilità, pericolosità sociale e misure di sicurezza psichiatriche.

I Senatori che sono intervenuti nel dibattito che si è sviluppato successivamente agli interventi dei rappresentanti di PD – dal Presidente Marino ai Senatori Mascitelli, Poretti, Cosentino e Soliani – si sono detti molto d’accordo sulle articolate proposte avanzate dagli esponenti l’Associazione.

Si sono detti daccordo, anche sulla necessità della riforma dei codici che, peraltro, come hanno rimarcato, non rientra nelle disponibilità della Commissione, ringraziandoli, altresì, per quanto riferito a seguito delle recenti visite negli Istituti .

Infine hanno ribadito il loro interesse a mantenere aperto il canale dello scambio e del confronto permanente, indispensabile per il miglior esito di questo complesso percorso.

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