Il Forum Abruzzo, promosso insieme alla CGIL Funzione Pubblica, si è incontrato il 12 marzo a L’Aquila.

Ha visto la partecipazione di cittadini, Associazioni di salute mentale, Cittadinanza Attiva e Tribunale del Malato, Psichiatria Democratica, Sindacato,operatori dei Servizi di Salute Mentale , ma anche ha evidenziato l’assenza degli operatori e della Direzione del Dipartimento di Salute Mentale di L’Aquila.

Hanno portato i saluti la Senatrice Stefania Pezzopane, il Direttore dell’Azienda Sanitaria Locale n.1 Giancarlo Silveri e di seguito l’apertura sulla storia del forum abruzzese dal 2004 , sui tentativi di interlocuzione con l’Istituzione Regionale per la piena applicazione della legge 180 e del Progetto Obiettivo Nazionale per la salute mentale.

Abbiamo ricordato gli impegni presi dagli Assessori nel forum di Bari del 2005 e sulla questione abbiamo constatato quanto le richieste e proposte del Forum e delle Associazioni siano state totalmente disattese dai Governi Regionali che si sono succeduti.

Una seria ed oggettiva riflessione sull’assetto organizzativo della psichiatria abruzzese ha evidenziato una cronica e purtroppo progressiva carenza di organici per tutte le figure professionali, il ricorso a contratti libero-professionali con utilizzo di risorse finanziarie legate a progetti a rilevanza nazionale come il progetto Armonia, a termine e senza chiarezza sull’ inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza.

La precarietà degli operatori è diffusa nella Regione e aggrava la situazione di sofferenza dei servizi, coniugando il disagio degli utenti al disagio degli operatori.

I 16 Centri di Salute Mentale si caratterizzano generalmente per carenza di personale, orario di apertura sulle 12 ore per 5 giorni solo in 8 di questi,con locali poco accoglienti , pratiche poco inclini alla riabilitazione, all’inclusione sociale, alla recovery.

Per l’abitare e le residenze in generale in regione riscontriamo un basso ricorso e/o totale assenza di gruppi appartamento e appartamenti supportati, un alto ricorso alla residenzialità comunitaria prevalentemente extraregionale con un tasso di residenzialità superiore alla media nazionale.

L’elevato numero di posti letto si registra nelle ASL di Pescara e Chieti.

La funzione debole del servizio pubblico nei confronti del monitoraggio delle persone inserite nelle strutture residenziali favorisce costantemente l’abbandono nelle strutture private per periodi lunghi e rinnovati, con assorbimento di risorse economiche ingenti.

Ad esempio è stato evidenziato il costo complessivo per mobilità passiva nella ASL di Teramo di 3.558.370 euro per 89 pazienti di contro ad un costo ipotizzato in alloggi supportati di 1.495.200 euro sempre per 89 pazienti.

Danilo Montinaro ha introdotto la questione della “pericolosità sociale”, delle misure di sicurezza, degli internamenti in OPG, centrando l’attenzione sulle misure alternative quali buone pratiche per

la Psichiatria ed la Giustizia Angela Scottu per la CGIL ha relazionato sull’interlocuzione avviata con il sub-commissario regionale dott. Zuccatelli e sulla necessità di costruire un tavolo di lavoro per la salute mentale abruzzese.

Per gli accreditamenti in residenzialità privata si è passati da 810 posti del 2005 ai 610 del 2008 ed oggi nella ridefinizione del fabbisogno da parte del sub-commissario a 270 posti ( riduzione probabilmente legata al passaggio delle persone cronicizzate dai servizi ed anziane nelle residenze assistite) divisi nelle tipologie fra post-acuzie, comunità protette, casefamiglia, gruppi-alloggio con preponderanza dei posti nelle prime due tipologie. Si continua a scegliere le residenzialità rispetto ai progetti personalizzati con budget di salute declinati sul lavoro, le relazioni ed abitare .

Nei Centri di Salute Mentale si continua troppo a concentrare le risorse umane per l’effettuazione di interventi finalizzati alla gestione delle crisi e dell’urgenza psichiatrica, nella logica del controllo sociale.

I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura hanno regolarmente le porte chiuse e in essi il personale medico concentra la presenza nelle ore del mattino, ricorrendo alla reperibilità notturna, prefestiva e festiva. L’uso della contenzione fisica è generalmente praticato e non monitorato a livello dipartimentale.

Questi servizi si identificano troppo spesso come luoghi di Trattamenti Sanitari Obbligatori, in alcune situazioni caratterizzati da ambienti e arredi poco curati e poco accoglienti.

Nella realtà aquilana post-sisma si è perso l’indicatore di buona pratica come il numero basso di ricoveri in T.S.O., aumentati di almeno un terzo nel territorio cittadino rispetto alla media degli anni pre-sisma ed il Servizio Diagnosi e Cura registra affollamenti ben oltre i 15 posti letto dopo la ridefinizione della Asl provinciale con 310.000 abitanti ed un solo Servizio Diagnosi e Cura, senza il supporto dei CSM h24 ed anche nelle 12 ore compresi i prefestivi e festivi.

Sempre nella realtà aquilana il Centro di Salute Mentale dopo 4 anni dal sisma è ancora in struttura provvisoria e si evidenzia la necessità di un piano straordinario in considerazione dell’attuale aumento del disagio e dell’aumento prevedibile .

Gli interventi del Comitato 3.32 e dei giovani psicologi hanno evidenziando le buone pratiche di contaminazione positiva portate avanti all’interno dell’ex Ospedale psichiatrico “S.Maria di Collemaggio”, ostacolate dalla Direzione Generale della ASL aquilana e la questione della formazione universitaria avulsa dalla realtà di vita dei cittadini con sofferenza e non includente le conoscenze sulla salute mentale di comunità.

Forte è stata la denuncia di un cittadino sulle condizioni di vita e di cura nella struttura riabilitativa privata convenzionata“Villa Dorotea” a L’Aquila, dove il personale infermieristico ridotto non è assolutamente in grado di rispondere ai bisogni dei pazienti con la Direzione sorda a qualsiasi richiesta e denuncia. Abbiamo visto in foto la porta di sicurezza bloccata con viti e l’obbligo ad usare un’uscita lontana e pericolosa per un gradone all’esterno.

Angelo Orlando, già Senatore della Repubblica e consigliere regionale è intervenuto evidenziando i costi della sanità abruzzese non corrispondenti alle dichiarazioni ufficiali della Giunta Chiodi.

Il Senatore uscente Alfonso Mascitelli, già vicepresidente della Commissione per l’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale ha illustrato i lavori della Commissione in particolare sul decreto di chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

Il Tribunale del Malato ha evidenziato come i bisogni di salute mentale siano trasversali in tutte le divisioni ed i reparti ospedalieri e non trovano risposte nel Sistema Sanitario locale.

Il Comitato StopOpg Abruzzo si oppone alla scelta della Regione di aprire una struttura-miniopg nella ASL Lanciano-Vasto-Chieti a Ripa Teatina utilizzando il finanziamento di quasi 4.000.000 di euro previsto dalla L.9 del 17 feb.2012 art 3-ter.

E’ una situazione pericolosa e “ improvvisata” sulla quale chiediamo un confronto ritenendo inaccettabile che si costruiscano nuovi contenitori dove la psichiatria è nuovamente chiamata a svolgere il ruolo di custodia e che ancora nella nostra Regione i tecnici ed i politici siano incapaci di programmare percorsi di salute mentale e nello specifico di elaborare un programma regionale con risorse da destinare ai Dipartimenti di Salute Mentale per progetti finalizzati alle dimissioni degli internati ed a alternative alla misura di sicurezza detentiva.

Il Comitato stopopg abruzzo chiede chiarimenti sul destino delle 31 persone che nel luglio 2012 risultavano internate negli OPG, visto che nella Delibera Regionale n.102 ( di istituzione del miniopg a Ripa Teatina) si scrive che sono 18 le persone oggi internate in Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

Per le Associazioni di familiari la Presidente di “Altri Orizzonti” a nome UNASAM , dell’Associazione “Percorsi” e “180amici l’aquila, ha evidenziato la situazione di sofferenza degli utenti e dei familiari, inascoltati nelle denunce e nelle proposte esprimendo rammarico per l’assenza del subcommissario dott.Zuccatelli e di altro rappresentante istituzionale della Regione Abruzzo.

Gli interventi di Giovanna Del Giudice( portavoce nazionale del Forum Salute Mentale), di Stefano Cecconi (referente nazionale di StopOpg )e Nicola Carlesi( Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Lanciano-Vasto-Chieti ) si sono centrati sulla questione della Legge 9 sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari con riferimento alla situazione abruzzese dove i dati ufficiali sul numero delle persone internate passano dai 31 del Ministero ai 18 della recente Delibera di Giunta Regionale che istituisce la struttura a Ripa Teatina ,” miniopg “per 20 persone .

Il Forum ha evidenziato come nella nostra Regione la preoccupazione di amministratori e psichiatri sia quella di continuare a proporre contenitori dove escludere e rinchiudere ( dalle camere di reclusione negli Istituti penitenziari alle strutture-residenze ad alta protezione ), più che ad utilizzare i finanziamenti per potenziare i Centri di Salute Mentale e avviare progetti personalizzati dove applicare misure alternative all’invio in OPG e in nuovi MINIOPG.

Tutti siamo impegnati a continuare il lavoro di interlocuzione con l’Amministrazione Regionale, con le Direzioni Generali delle ASL e con i Direttori di Dipartimento , programmando fin da ora il prossimo Forum Regionale al più presto , nel mese di maggio e a Pescara.

Sarà inviata richiesta di confronto con il Presidente della Regione Chiodi, il sub commissario Zuccatelli, l’Assessore De Fanis, il Direttore dell’Agenzia Sanitaria Muraglia, i Capi-gruppo consiliari.

L’Aquila, 26 marzo 2013

Il portavoce regionale Forum Salute Mentale

Alessandro Sirolli

Comitato Regionale StopOpg : ANPIS,ARCI,Associazione 180amici-l’aquila, Altri Orizzonti, Cittadinanza Attiva-Tribunale del Malato, CGIL, Coordinamento regionale Centri Diurni Psichiatrici, C.O.S.M.A., ForumSaluteMentale, UNASAM Abruzzo

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