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Bonato marco cavallo 2010_2Dalla penisola iberica è annunciato l’arrivo di una rappresentativa nazionale spagnola che, dal 3 al 5 settembre 2010, sui campi dell’ASD San Luigi di via Felluga 58 a Trieste, parteciperà al Torneo internazionale di Calcio a 7 “Marco Cavallo”, giunto alla sua tredicesima edizione. La formazione delle “furie rosse” andrà così ad affiancare le squadre francesi di Rouffach e di Erstein che avevano già annunciato da tempo la loro partecipazione, oltre alle formazioni italiane di Lecce, della siciliana Barcellona Pozzo di Gotto, di Foligno, Pontedera, Pordenone, Udine, Gorizia, Villaggio del Fanciullo e quella dei padroni di casa della Polisportiva Fuoric’entro Trieste. Il 13° Torneo “Marco Cavallo” assumerà così contorni sempre più internazionali.

Riceviamo e pubblichiamo: Una amica dell’Aquila ha inviato questa. “Ieri mi ha telefonato l’impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi…

Si sono moltiplicate le presenze attive e partecipi delle persone che hanno avuto esperienza diretta del disturbo mentale e dei servizi. Il loro contributo é apparso sempre consapevole e fondamentale per una conoscenza delle dinamiche di funzionamento dei sistemi di cura e della loro capacità di promuovere percorsi individuali di ripresa e di emancipazione, o inversamente della loro rigidità e incapacità di mettere al centro le persone, le famiglie e i soggetti della comunità coinvolti ed interessati alla questione della salute mentale.

di Nico Pitrelli

“Pazzi come noi” è il titolo provocatorio di un libro uscito a gennaio del 2010 riguardante gli effetti dell’esportazione delle idee americane sulla malattia mentale. All’epoca della pubblicazione il volume suscitò un ampio dibattito negli Stati Uniti. La polemica tenne banco su riviste come il New York Times Magazine e blog specializzati. A distanza di qualche mese anche la stampa italiana dà grande rilievo al tema con un articolo pubblicato qualche giorno fa su La Repubblica (L’inconscio globale, Mercoledì 28 Aprile 2010, p. 56) a firma dello psicanalista Massimo Ammaniti.

Di cosa si tratta?

Ci risiamo. A distanza di un anno, ricompare il Tavolo per la Prevenzione e Sicurezza nell’area della Salute Mentale. Questo mentre l’ASL Città di Milano, nella sua relazione annuale, sottolinea come problema maggiore la carenza di organici dei CPS e l’insufficienza degli interventi a livello territoriale. E mentre la Regione Lombardia, dal canto suo, ribadisce che “compito delle Aziende Ospedaliere Cittadine … saranno solo le funzioni sanitarie che sono loro proprie, ovvero funzioni di prevenzione,…

pag_004_d“È da qui lo scandalo”. Non usa mezzi termini lo storico Andrew Scull a proposito dell’impatto delle multinazionali del farmaco sulla psichiatria soprattutto a partire dagli anni Novanta del secolo scorso. Lo dice, lo studioso americano, in un articolo pubblicato su The Lancet la settimana scorsa .

Scull ripercorre in due pagine dense di informazioni le principali tappe dell’intreccio fra malattia mentale, scienza psichiatrica e istituzioni, dalla nascita degli ospedali psichiatrici fino ai giorni nostri.

La ricostruzione si chiude con il dito puntato contro l’attuale dominio delle case farmaceutiche, definito, per l’appunto, scandaloso.

Grazie, grazie, grazie. Apprezzamento e riconoscimento per il lavoro eccezionale vanno agli organizzatori e a tutti quelli che hanno reso possibile l’incontro internazionale, che cos’è salute mentale, dal 9 al 13 febbraio a Trieste.

Nel parco del San Giovanni, innevato, tirava una bora sana, una calorosa accoglienza si respirava, quasi fossimo in un mondo virtuale. Invece era reale. Io penso che ognuno di noi percepisse che era un incontro da” chi suona la campana”.

Pier Aldo Rovatti risponde a Sacks

Ecco, di nuovo, levarsi una canzone da organetto – come la chiamerebbe Nietzsche – che ormai conosciamo bene. Come erano belli e come si stava bene nei vecchi manicomi! Questa canzone viene suonata ancora oggi, e non per caso. I folli sono in mezzo a noi, qualcuno magari aggredisce il premier, qualcun altro si getta contro il Papa. Non è forse arrivato il momento di por mano alla legge Basaglia e cambiarla?

Oh manicomio, io ti bramo, ti voglio, ti esigo. Sono uno psicopatico, psicolabile, un alienato, un deficiente, un cretino, un matto, un malato, un matto, un pazzo, un folle, ho bisogno di igiene mentale e solo tu puoi igienizzarmi, contenermi tra le tue calde e soffici mura di gomma. Oh manicomio del futuro, io lo so. Tu non sarai più quello di una volta, tu non sarai cattivo, tu sarai umano, sociale, produttivo, creativo. Dentro…