C’è poco da fare: i centri diurni di salute mentale di via Don Minzoni a Cesena e Branchise a Gambettola sono destinati alla chiusura: l’incontro fra il dottor Roberto Bosio, dirigente dell’unità operativa, e i familiari delle persone che usufruiscono dei servizi dei centri diurni non ha lasciato aperte altre strade.

La riorganizzazione del servizio è stata decisa, nella sostanza, senza coinvolgere le famiglie che per questo sono amareggiate e deluse. Il dottor Bosio ha detto che l’Ausl è intenzionata a fare un servizio che funzioni 24 ore su 24, ma non ha interpellato le famiglie per sapere se questa è la loro esigenza.

Inoltre c’è il problema degli operatori che non sono dipendenti dell’Ausl, ma della cooperativa che gestisce i centri: alcuni di loro sono destinati a perdere il lavoro.

tratto da: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com 04/12/2009

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