Qualche sera fa sono stata prelevata da casa mia da un’ambulanza chiamata da mio padre. Non ho opposto resistenza e gli operatori mi hanno portata al P.S. del mio ospedale di zona , il San Paolo. Al triage era presente il mio psichiatra di riferimento da circa tre anni. Mi sentivo calma e rassicurata dalla sua presenza anche se non era il medico gentile che conoscevo. Livido in volto, quasi beffardo nelle domande…ha detto a mio padre che non mi vedeva da un anno (bugia) mentre mio padre gli riferiva che non dormivo, ero strana,oppositiva e aggressiva( bugia: non vivo con mio padre, vivo con i miei figli adolescenti e non sono oppositiva. Dormo regolarmente e beatamente). A sentire questa conversazione mi sono molto spaventata. Come se i ricorrenti deliri di complotti ai miei danni stessero diventando realtá orrorifiche. Mi é stato chiesto di scendere dalla barella coperta da una cerata blu come quella delle vele) per sedermi su una comoda. Mi sono seduta, mio padre scomparso, lo psichiatra scomparso…..sola con quattro frettolosi operatori. Ho lanciato via le scarpe

Mi hanno fatto un’iniezione ed hanno iniziato le operazioni di contenzione. Eravamo in un sotterraneo buio e mentre mi stringevano  caviglie e le mani pensavo che sarei morta. Anche per la forte pressione che sentivo sul torace, forse una sbarra, un braccio che mi toglieva il fiato. Sono rimasta calma, concentrandomi sulla sola cosa che potessi controllare: Il mio respiro .

Mattina mi hanno tolto le stringhe delle scarpe e non mi danno il mio tutore. Sto facendo i salti mortali per camminare ma me la cavo. Vorrei poter segnalare questa procedura assurda (nel mio caso). Hai in mente un luogo o una persona? Perché mi viene in mente che, ad esempio, le protesi acustiche potrebbero essere ingoiare (!) e le protesi esterne usate come armi contundenti e quindi confiscate.
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