PSICHIATRIA: (ASCA) – Roma, 12 apr – ”Un’altra vittima dell’ergastolo bianco. I primi riscontri effettuati dai Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta tracciano un quadro avvilente. Quest’uomo ha preso la decisione di uccidersi subito dopo aver ricevuto la notizia di un’altra proroga della pena, nonostante fosse stato riconosciuto non piu’ socialmente pericoloso”. E’ quanto afferma in una nota Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, dopo il suicidio di un internato rumeno all’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa.

”Dai primi accertamenti – continua Marino – risulta che non c’era spazio nella Regione di provenienza, poiche’ l’Asl non lo poteva o non lo voleva assistere. Tutti noi, a partire dal mondo politico, dobbiamo sentire il peso di quanto accade negli OPG: chi sbaglia ha il diritto di sperare nella cura, nella riabilitazione e in un futuro migliore. Purtroppo, invece, il degrado, le condizioni di vita incompatibili con il piu’ elementare rispetto della dignita’, il rischio di non uscire mai piu’, compromettono questa speranza”.

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