Ci risiamo. A distanza di un anno, ricompare il Tavolo per la Prevenzione e Sicurezza nell’area della Salute Mentale. Questo mentre l’ASL Città di Milano, nella sua relazione annuale, sottolinea come problema maggiore la carenza di organici dei CPS e l’insufficienza degli interventi a livello territoriale.

E mentre la Regione Lombardia, dal canto suo, ribadisce che “compito delle Aziende Ospedaliere Cittadine … saranno solo le funzioni sanitarie che sono loro proprie, ovvero funzioni di prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi psichiatrici, in un’ottica di tutela delle persone sofferenti e delle loro famiglie, e con un approccio orientato alla diagnosi e all’intervento precoce e all’integrazione dei diversi soggetti, istituzionali e non, impegnati sul territorio sui temi della salute mentale”.

E’ dunque solo il Comune di Milano a privilegiare nuovamente l’approccio teso alla prevenzione della “pericolosità sociale”, istituendo un tavolo i cui protagonisti saranno, tra gli altri, la Polizia di Stato (Questura), l’Arma dei Carabinieri, la Polizia Locale.

L’anno scorso un vasto movimento di forze (Consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti, rappresentanze degli utenti, associazioni, tra cui il Forum per la Salute Mentale) riuscirono a disinnescare il Tavolo: riproponiamo lo stesso obiettivo, a partire da questo Convegno, rilanciando invece su maggiori investimenti e maggiori risorse a tutela dei servizi per la salute mentale.

Si sta organizzando per il 7 maggio, un venerdì. più che una giornata di studio , una giornata di contrasto in casa del Comune di Milano

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